I fitosteroli riducono il testosterone?
2024-05-16 09:16:19
fitosteroli ppiù, normali miscele rinvenute nelle piante, si distinguono abbastanza da farsi notare per le loro proprietà di abbattimento del colesterolo. Mentre la ricerca sostiene le loro utili conseguenze sui livelli di colesterolo, sono emerse preoccupazioni riguardo al loro probabile effetto sui livelli di testosterone negli uomini, a causa della loro somiglianza di fondo con le sostanze chimiche.
Gli sforzi condotti sulla ricerca del loro impatto sui livelli di testosterone hanno prodotto risultati contrastanti. Alcuni studi suggeriscono che quantità elevate di integratori di fitosteroli potrebbero portare a una discreta diminuzione dei livelli di testosterone, probabilmente attribuita alla principale comparabilità tra loro e sostanze chimiche come il testosterone. Tuttavia, l’entità di questo impatto dà l’impressione di essere relativamente piccola e potrebbe non rappresentare una scommessa critica per la salute per la maggior parte delle persone.
D'altro canto, altri studi non sono riusciti a dimostrare un loro effetto significativo sui livelli di testosterone, sottolineando la necessità di ulteriori ricerche per spiegare le possibili comunicazioni tra loro e l'equilibrio chimico. Inoltre, la maggior parte degli studi che hanno esaminato gli effetti dell'integrazione di fitosterolo sul testosterone sono stati condotti utilizzando miscele disimpegnate o integratori ad alto contenuto di porzioni, che potrebbero non rispecchiare la normale assunzione dietetica di essi da intere fonti di cibo.
È fondamentale considerare i contrasti individuali nella digestione chimica e nella reazione ad essi mentre si valutano le implicazioni per i livelli di testosterone. Fattori come la dieta generale, lo stile di vita e i disturbi nascosti possono influenzare il modo in cui interagiscono con i principi chimici nel corpo.
Sebbene alcuni esami suggeriscano una potenziale connessione tra questi e i livelli di testosterone, le prove attuali rimangono incerte e richiedono ulteriori esami. Pertanto, le persone preoccupate per il loro probabile effetto sul testosterone dovrebbero consultare i fornitori di servizi medici per una guida personalizzata. Si ritiene in gran parte che il consolidamento di varietà di alimenti ricchi di fitosteroli come parte di una dieta dignitosa sia sicuro e possa offrire vantaggi cardiovascolari senza impatti sfavorevoli critici sui livelli di testosterone per la maggior parte delle persone.
Cosa sono i fitosteroli e come funzionano?
fitosteroli ppiù, chiamati anche steroli tradizionali, hanno una struttura simile al colesterolo, riconoscibile dalle varietà nella struttura della catena laterale. Prevalentemente presenti nelle fonti alimentari di origine vegetale come noci, semi, prodotti naturali e verdure, i fitosteroli alimentari essenziali racchiudono beta-sitosterolo, campesterolo e stigmasterolo.
Dopo l'ingestione, i fitosteroli esercitano i loro effetti di riduzione del colesterolo attraverso alcuni sistemi che ostacolano la ritenzione gastrointestinale del colesterolo:
1. Sradicamento del colesterolo dalle micelle: i fitosteroli disturbano lo sviluppo delle micelle, fondamentali per la ritenzione del colesterolo negli organi digestivi, spostando gli atomi di colesterolo. Questa impedenza ostacola l'assorbimento del colesterolo alimentare nel sistema circolatorio.
2. Limitazione ai trasportatori del colesterolo gastrointestinale: limitandosi seriamente ai trasportatori del colesterolo digestivo, come NPC1L1 e ABCG5/8, regolano il trasporto del colesterolo all'interno dello stomaco. Questa collaborazione influisce sulla ritenzione e sull’efflusso del colesterolo, diminuendone successivamente la diffusione.
3. Miglioramento dell'eliminazione del colesterolo: favoriscono l'eliminazione del colesterolo dal corpo, lavorando con l'espulsione del colesterolo in eccesso attraverso la defecazione. Questo ciclo si aggiunge alla diminuzione generale dei livelli di colesterolo aggregato e LDL nel sistema circolatorio.
Le proprietà di riduzione del colesterolo dei fitosteroli sono inconfutabili e percepite per il loro effetto positivo sul benessere cardiovascolare. In ogni caso, sono emerse preoccupazioni riguardo agli impatti attesi dei fitosteroli sui livelli chimici, in particolare del testosterone. Nonostante alcune ipotesi, i risultati della ricerca di flusso e riflusso sulla connessione tra fitosteroli e testosterone rimangono incerti, richiedendo ulteriori esami per spiegare eventuali possibili comunicazioni.
I fitosteroli agiscono come gli ormoni nel corpo?
Nonostante offra somiglianze di fondo con le sostanze chimiche, pistosterolo ppiù mostrano un comportamento particolare al consumo, come confermato da esami logici:
1. Ingestione limitata: la ricerca dimostra che vengono catturati in modo inefficace nel sistema gastrointestinale, con meno del 5-10% di quelli ingeriti che arrivano al sistema circolatorio. Questo fallimento nell’assimilazione si aggiunge alla loro trascurabile presenza fondamentale.
2. Bassa biodisponibilità tissutale: mostrano una bassa biodisponibilità nei tessuti a causa della loro rapida scarica dal corpo. Dopo aver applicato i loro effetti all'interno del lume digestivo, vengono effettivamente eliminati, limitando il loro trasporto ai tessuti marginali dove si svolgono le attività ormonali.
3. Passaggio cellulare limitato: a differenza delle sostanze chimiche che si infiltrano negli strati cellulari per avviare reazioni fisiologiche, non entrano immediatamente nelle cellule dove si verificano gli esercizi ormonali. La loro incapacità di raggiungere i compartimenti intracellulari li riconosce ulteriormente dagli atomi chimici medi.
4. Mancata presenza di restrizioni recettoriali:
I concentrati non hanno mostrato alcuna parzialità limitante per i recettori chimici presenti sulle cellule traccia. Le sostanze chimiche applicano le loro proprietà limitandosi a specifici recettori, attivando percorsi di segnalazione a valle, sebbene i fitosteroli non riescano a raggiungere il segno della cooperazione recettoriale, supportando la loro natura non ormonale.
Fondamentalmente, i fitosteroli agiscono prevalentemente entro i limiti del lume digestivo, dove svolgono un ruolo essenziale nel frenare la ritenzione di colesterolo prima di essere eliminati dal corpo attraverso lo scarico dei rifiuti. La loro attività limitata nel tratto gastrointestinale evidenzia la loro particolare componente di attività, distinta dagli esercizi ormonali fondamentali manifestati dalle sostanze chimiche endogene.
Data la loro assimilazione limitata, l'eliminazione rapida, l'incapacità di infiltrarsi nelle cellule e l'assenza di restrizioni dei recettori, i fitosteroli non mostrano effetti ormonali fondamentali durante l'utilizzo. Tutto sommato, la loro capacità fondamentale risiede nel regolare la digestione del colesterolo all'interno dell'ambiente dello stomaco, caratterizzandosi per la loro particolarità e selettività negli ingredienti che abbassano il colesterolo senza disturbare l'equilibrio ormonale nel corpo.
Cosa dice la ricerca sui fitosteroli e sul testosterone?
Nonostante le preoccupazioni sollevate sia dagli esami clinici che dai resoconti narrativi rispetto al loro effetto atteso sui livelli di testosterone, i preliminari umani hanno trascurato di convalidare questi casi:
1. Livelli di testosterone: gli esami clinici che hanno esaminato gli effetti dell'integrazione di fitosterolo sui livelli di testosterone non hanno scoperto alcun cambiamento enorme o concentrati di testosterone libero in tutti i tipi di persone che consumano dosaggi giornalieri che vanno da 1.5 a 3 grammi. Queste scoperte suggeriscono di non applicare effetti articolati sulla produzione o sull'accessibilità del testosterone all'interno del corpo.
2. Sostanze chimiche ovariche: essenzialmente, gli esami condotti su donne in postmenopausa per un lungo periodo di utilizzo di fitosteroli non hanno mostrato differenze evidenti nei livelli chimici ovarici. Ciò dimostra che il consumo di fitosterolo a dosi normali non altera l'equilibrio ormonale nelle donne in menopausa, supportando ulteriormente l'assenza di ostruzione ormonale.
3. Capacità sessuale: gli studi che ne hanno valutato l'effetto sulla pulsione, sulla capacità sessuale e sui limiti dello sperma negli uomini non hanno evidenziato alcun impatto sfavorevole correlato all'integrazione di fitosterolo. Queste percezioni creano l'idea che le quantità medie di fitosteroli utilizzate per ridurre il colesterolo non ostacolano il benessere sessuale o le capacità rigenerative negli uomini.
4. Causalità: vitale è la presenza di elementi frustranti o la mancanza di prove di causalità nel caso in cui si riferisca un collegamento tra bassi livelli di testosterone e l'utilizzo di fitosteroli. Questi eventi evidenziano la complessità delle linee guida ormonali e la necessità di un esame approfondito per apprendere la reale connessione tra fitosteroli e livelli di testosterone.
Tenendo conto di tutto, i dati umani complessivi ottenuti dai test clinici non forniscono prove indiscutibili a sostegno dell'ipotesi che l'integrazione di fitosterolo abbia un impatto significativo sui livelli di testosterone o di altre sostanze chimiche sessuali quando controllati con misurazioni standard utilizzate per il colesterolo. L'attuale gruppo di ricerca suggerisce che i fitosteroli non rappresentano un rischio significativo nel modificare i profili ormonali nelle persone che cercano di trarre profitto dalle loro proprietà di abbattimento del colesterolo.
Ci sono gruppi che dovrebbero essere cauti con i fitosteroli?
Sebbene i fitosteroli in generale mostrino un impatto imparziale sui livelli di testosterone per la maggior parte delle persone, alcuni gruppi potrebbero trarre profitto dall'essere vigili mentre pensano all'integrazione:
1. Persone ipogonadiche o in trattamento con testosterone: le persone con precedente ipogonadismo o quelle che stanno effettuando un trattamento sostitutivo con testosterone dovrebbero prendere in considerazione l'osservazione clinica mentre integrano l'integrazione di fitosterolo. L’osservazione dei livelli di testosterone può aiutare a valutare eventuali possibili connessioni tra fitosteroli e trattamenti ormonali esistenti.
2. Giovani nell'adolescenza: esami limitati hanno esplorato gli effetti di un elevato consumo di fitosteroli sullo sviluppo dei giovani durante la pubescenza. A causa del ruolo fondamentale delle sostanze chimiche nello sviluppo e nello sviluppo puberale, è necessario prestare attenzione fino a quando non verranno condotti ulteriori studi per comprendere l'effetto dei fitosteroli su questo particolare segmento.
3. Donne con tumori maligni sensibili a sostanze chimiche: le donne con un background caratterizzato da malattie chimiche sensibili, come tumori maligni al seno, dovrebbero parlare con il proprio oncologo prima di utilizzarli. L’impatto previsto dei fitosteroli sui livelli chimici potrebbe giustificare una valutazione personalizzata dei rischi e dei vantaggi in questa popolazione.
4. Persone che assumono farmaci chimici: coloro che assumono farmaci chimici per diversi disturbi dovrebbero partecipare alle conversazioni con il proprio fornitore di assistenza medica per quanto riguarda possibili collaborazioni tra fitosteroli e farmaci approvati. Comprendere come i fitosteroli possono influenzare l’adeguatezza o il benessere dei trattamenti chimici è fondamentale per migliorare i risultati del trattamento.
Sebbene l'effetto specifico dell'integrazione di fitosteroli sui livelli di testosterone in questi particolari sottogruppi non sia stato stabilito in modo definitivo nella ricerca, esiste un'ipotetica possibilità che i fitosteroli possano alimentare bassi livelli di testosterone in persone specifiche. Come passo prudente, cercare indicazioni da un fornitore clinico prima di iniziare l'integrazione di fitosteroli è opportuno per garantire cure personalizzate e una navigazione informata su misura per le condizioni di benessere individuali. Collaborando con esperti di servizi medici, le persone possono esplorare i possibili pericoli e vantaggi associati all'utilizzo del fitosterolo con maggiore successo, promuovendo il benessere generale e la prosperità.
Takeaway su fitosteroli e testosterone
Alla luce delle prove attuali, è ovvio integratore di fitosteroliI farmaci diretti a dosi comuni che vanno da 1.5 a 3 grammi al giorno probabilmente non avranno un effetto significativo sul testosterone o sui livelli chimici nella maggior parte delle persone sane. Tuttavia, si richiede ragionevolezza per gruppi espliciti attualmente immuni all’interruzione chimica. Mentre la maggior parte delle persone che cercano di ridurre il colesterolo possono in generale considerare i fitosteroli protetti dal punto di vista ormonale, è fondamentale essere consapevoli delle reazioni individuali, così come per qualsiasi miglioramento.
Per la maggior parte delle persone sane, l'integrazione di fitosterolo nell'intervallo di misurazioni regolari non sembra ridurre sostanzialmente i livelli di testosterone o di sostanze chimiche. Questa scoperta è confermata da studi preliminari clinici ed esami sull’uomo, che non hanno evidenziato importanti aggiustamenti nei profili chimici in seguito al consumo di fitosterolo all’interno di questo intervallo di dosi. Pertanto, le persone che intendono occuparsi del proprio livello di colesterolo possono quasi certamente farlo senza preoccuparsi eccessivamente delle conseguenze antagoniste per il proprio equilibrio ormonale.
In ogni caso, le popolazioni esplicite dovrebbero stare in allerta a causa della loro particolare impotenza all'interruzione chimica. Ciò include le persone che sono ipogonadiche o che seguono un trattamento con testosterone, così come i giovani che attraversano l'adolescenza. Inoltre, le donne con un background segnato da tumori delicati chimici e coloro che adottano farmaci chimici dovrebbero pianificare l'integrazione di fitosteroli con cautela e cercare indicazioni da parte di esperti clinici per valutare i possibili rischi e vantaggi.
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Riferimenti:er
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